Riesame INPS delle domande (scartate) avanzate da disoccupati e addetti a mansioni gravose che, a dopo un primo parere negativo, potrebbero essere riammessi all’APe Sociale o alla pensione anticipata precoci. Questo, in seguito a precise indicazioni ministeriali che, in data 13 ottobre – in risposta ad una richiesta di chiarimenti interpretativi avanzata dall’INPS il 9 ottobre – hanno chiesto all’istituto di applicare le due misure in modo più flessibile di quanto fatto. Il problema riguarda in particolare due tipologie di lavoratori.
- Disoccupati che dopo gli ammortizzatori sociali hanno svolto giornate di lavoro senza però perdere lo status di disoccupazione. Poiché la norma richiede un trimestre di inoccupazione l’INPS ha rigettato le domande di APe Sociale e pensione anticipata precoci a coloro, anche a chi ha svolto un solo giorno di lavoro retribuito con voucher.
- Lavori gravosi: il caso è scoppiato in seguito alle proteste della CGIL, che ha segnalato un’interpretazione INPS della normativa considerata eccessivamente restrittiva.
APe e Pensione a maglie larghe
Il Ministero:
«ha fornito i chiarimenti richiesti che permetteranno all’Istituto di applicare le due misure nella maniera più estesa e in sostanziale coerenza con le volontà espresse dal Parlamento», e «ha ricordato che l’INPS potrà applicare l’interpretazione suggerita anche al fine di rivedere in autotutela le decisioni eventualmente già assunte».
Riposta INPS:
«alla luce dei nuovi indirizzi interpretativi, l’INPS procederà al riesame delle istruttorie relative a tali categorie di lavoratori. In caso di eventuale esito positivo del riesame, sarà trasmesso d’ufficio agli interessati il provvedimento di certificazione del diritto al beneficio richiesto».